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Stefan Zweig. La fine di un mondo
Uno degli scrittori più letti e amati del suo tempo rivive in queste pagine, che ricostruiscono la vita e le opere di Stefan Zweig leggendole alla luce di una struggente nostalgia di quel “Mondo di ieri” ormai irrimediabilmente scomparso e che, come Zweig aveva giustamente intuito, non sarebbe mai tornato, se non appunto nel prisma sfaccettato della creazione letteraria. In questo saggio, che è anche un appassionato confronto con la scrittura e i modi in cui la praticava, si racconta l’ispirazione più profonda, il “bruciante segreto” di uno scrittore che è stato il più letto e tradotto al mondo e che da generazioni continua ad affascinare i suoi lettori.
Lo scrittore infedele
Uno scrittore visita in Belgio la tomba di un suo predecessore, dal quale lo separa un secolo in cui è successo di tutto: due guerre mondiali, la persecuzione degli ebrei a opera del nazismo, la Rivoluzione russa e così via. Il nome e l’opera del defunto, un tempo ricco e famoso, oggi sono quasi completamente dimenticati. Autoesiliatosi a Bruxelles per sfuggire alla follia collettiva che si era impadronita della Germania, Carl Sternheim, uno dei massimi drammaturghi dell’Espressionismo tedesco, e certamente il più irriverente, ha presto perso tanto la sua lingua quanto il suo pubblico, lasciando che i fantasmi personali prendessero il sopravvento e ne minassero il corpo e la mente. Il viaggio che porta l’autore di questo libro sulle sue tracce (e alla sua scoperta) diventa al tempo stesso l’occasione per un bilancio personale: quello delle proprie debolezze, delle occasioni mancate, ma anche dei rari, preziosi momenti di riscossa, umana e letteraria, che condiscono e abbelliscono la nostra vita.
Il mare dei poeti
Nel caldo giugno del 1979, sulla spiaggia di Castelporziano si svolge il primo Festival internazionale dei poeti, un evento irripetibile nella cultura italiana del Novecento. In questa potente celebrazione dell’arte si ritrova catapultato il protagonista di questo romanzo, il giovanissimo traduttore di Erich Fried, Gerald Bisinger, Volker von Törne e Johannes Schenk, i poeti tedeschi giunti sul litorale romano per declamare i loro versi. Molto tempo dopo, ripercorrendo quelle tre memorabili giornate, intreccia le prospettive del giovane se stesso con la saggezza maturata negli anni successivi, dando vita a un gioco di specchi tra vissuto e presente, tra lirismo e prosaicità, nel quale rivivono poeti, scrittori, spettatori e figure di spicco della letteratura mondiale degli anni Settanta, come (fra gli altri) Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti, Marcelin Pleynet ed Evgenij Evtušenko. L’affresco palpitante di un’epoca in cui la parola poetica aveva il potere di muovere il mondo.
Libri pubblicati
Bio
Nato a Roma nel dicembre 1960, vive a Lussemburgo. È autore di romanzi, saggi e volumi di poesie, di uno dei quali è andata in scena una rielaborazione teatrale. Ha inoltre pubblicato, per Nutrimenti, il libro Kafka e il digiunatore, che comprende la traduzione dell'ultimo racconto di Kafka. Sempre in qualità di traduttore ha curato per varie case editrici - Garzanti, Guanda, Theoria, La Camera Verde, ecc. - opere di letteratura spagnola e tedesca. Il suo romanzo Stefan Zweig. L'anno in cui tutto cambiò (Bottega Errante) è stato finalista al Premio Giovanni Comisso 2022.